sabato 20 gennaio 2018

Miniature rosso sangue



Il bicchiere

Altre volte avevo notato che avesse i pantaloni macchiati, ma questa volta la macchia era così evidente che era impossibile far finta di non vederla: copriva quasi tutta la tasca destra ed era di un rosso sangue scuro.
- Ma cosa hai fatto? – gli chiesi.
- Ah nulla, è il mio bicchiere – mi rispose.
- Il bicchiere?
- Sì, è un oggetto a cui tengo molto – e così dicendo infilò la mano nella tasca e ne trasse fuori due frammenti di vetro grandi come denti di squalo.
- Ma sei impazzito a portare dei pezzi di vetro in tasca, saranno affilati come rasoi, non vedi che ti sei ferito! – gli dissi sbigottito e incredulo.
- Tengo molto a questo bicchiere – mi rispose con calma.
- Bicchiere? Ma non è un bicchiere, sono solo dei pezzi di vetro e ti stai facendo del male!
- Ci sono abituato – disse continuando ad utilizzare quel tono imperturbabile – quella ferita tanto non smette di sanguinare comunque.
Così dicendo si rimise i pezzi di vetro in tasca, mi salutò frettolosamente, con aria infastidita e scappò via, attraversando la strada di corsa, senza quasi guardare.




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