giovedì 30 agosto 2018

Da Miniature amare


Un mattino

Vi assicuro che fino a ieri sera era tutto come  era sempre stato. Al massimo fino a due sere fa, ne sono sicuro. Negli ultimi giorni sono stato molto occupato, è vero. Non sempre ho tempo per leggere i giornali o seguire i tg. Magari sarà una settimana che non seguo attentamente tutti gli avvenimenti. Ma non è successo nulla di importante. Ne sono sicuro. L’Europa era sempre la solita fino a ieri. La cara, vecchia Europa. Poco tempo fa i miei figli hanno celebrato la giornata dello Shoah a scuola, come ogni anno. Ci sono state le elezioni regionali da poco, con le solite promesse, e i soliti litigi. Tutto normale. Questa mattina, ne sono sicuro, il mondo era esattamente come era sempre stato, e allora non capisco. Come può succedere questo, ora.
Stamattina mi sono svegliato molto presto, per una consegna. Ho preso prima l’autostrada, poi la corsia superveloce. Che grande invenzione la corsia superveloce! Solo certi modelli di macchina, con al massimo due anni di anzianità, possono utilizzarla, e fare i cento ottanta chilometri all’ora. Fantastico. Non ci si può fermare per lunghi tragitti, è vero, e non si può tornare indietro. Ma è comodissima. Si entra in un tratto di centocinquanta chilometri, e via: si arriva in un attimo.
Adesso però non capisco cosa siano tutte queste bandiere con le croci uncinate lungo la strada, e questi manifesti. E non posso fermarmi né rallentare. Devo proseguire la mia corsa e arrivare dritto al posto di blocco e all’ingresso del Nuovo Reich. Ma non c’è mai stato un confine da quella parte! Davvero non capisco. I manifesti parlano di Fuhrer, di obbedienza, di ordine e disciplina. Di punizione. Invitano tutti ad arruolarsi nella squadra volontaria obbligatoria dei cittadini del Reich. E poi ancora croci uncinate, ovunque. Ci sono grandi drappi rossi e neri che sventolano lunghe le pareti che separano le corsie. Le croci sono diverse però, da quelle che ricordavo. Sono tridimensionali e luccicanti. I passeggeri delle auto che mi precedono non sembrano nemmeno notarle. Eppure sono sicuro che non più di una decina di giorni fa tutto questo non c’era, al massimo due settimane. D'altronde non posso sempre seguire tutto quello che succede nel mondo. Ho un lavoro da portare avanti.
Adesso però non posso nemmeno rallentare. Sto correndo a cento ottanta all'ora verso il Nuovo Reich, e non c’è modo di invertire la marcia. Tra meno di dieci minuti sarò lì, e non ci sarà nulla da fare. Non posso che corrergli incontro.



domenica 26 agosto 2018

A proposito di una recensione di Goffredo Fofi


Dunkirk

Che brutto quando i critici invecchiano, e alla loro sottile e geniale intuizioni si sostituiscono i problemi epatici.

Goffredo Fofi, che ho stimato in passato e non solo quando tesseva le lodi di mio padre, comincia la sua recensione su Dunkirk con un insulto:
chiunque ami film del genere è "vittima consenziente della stupidità programmata dai poteri...".

Grazie dell'insulto che rimando al mittente.  Rimango stupito dello stile e dell'aggressività, ma un inizio del genere si commenta da solo.
Per uno che nella vita fa parte di una categoria che generalmente decostruisce e non costruisce, suona quasi come un complimento.

Poi, e questo è ancora più geniale, si scaglia contro il titolo, reo di riportare la grafia inglese di una città francese! E stica.. direi. Soprattutto perché sarà stata una scelta dei produttori. E ne è perfino consapevole perché lo dice lui stesso, e allora? Ma ne sa qualcosa di cinema quest'uomo? Hai un'idea di come scelte del genere passino sulle teste degli autori?
Mah...

E poi...?
E poi la recensione non c'è, il vuoto dei vuoti. Poteva veramente fare il criitco ed entrare tecnicamente nei particolari. Poteva demolire inquadratura per inquadratura questo film, ammesso che lo abbia visto tutto, che lo abbia visto al cinema e fino alla fine, ma si limita a dire che è noioso e non spettacolare.
E qui la risata è incontenibile: perché è uno dei film più avvincenti e spettacolari che abbia mai visto, un film contro la guerra, la cui scena finale delle barche è memorabile. E non sono certo solo quindici come dice Fofi: aveva perso gli occhiali?

Nessun cenno alle tre narrazioni temporali... se ci avesse pensato uno dei suoi registi feticcio, sarebbero state, senza dubbio, incredibilmente geniali.
Nolan non è certo un tipo di regista alla Bergman nè alla Woody Allen. Da lui possiamo aspettarci certe cose e non altre.  Ricordiamoci che è l'autore della Trilogia del Cavaliere oscuro.
All'interno di questo possiamo condurre le nostre critiche, le nostre riflessioni...

Di queste recensioni non ne abbiamo veramente bisogno.
Ma non ha di meglio da fare?

https://www.internazionale.it/opinione/goffredo-fofi/2017/09/08/dunkirk-nolan-recensione


venerdì 24 agosto 2018

Baldi - Catalogo Narrativa



Romanzi
2006, La principessa Amleth e il Regno degli Orchi, romanzo per ragazzi (Anicia, 2010)
2009, Novantanovemila notti senza un giorno – 2221 Inferno terrestre (inedito, ma ne è stato tratto un racconto dal titolo omonimo, pubblicato nella raccolta Storie di immaginaria realtà vol. 2, Giovane Holden). Selezionato al Premio Fantasy Viareggio 2018 col titolo Le tessitrici dell'ultimo giorno.
2015, Quello di cui non vogliamo parlare (Giovane Holden 2016, Premio Bukowski miglior romanzo)
2015-2018, Del Tempo, del Caos e dell'Amore (titolo provvisorio della seconda versione di quattro, inedito)
2016 – 2018, Futureworld – Cuori nella corrente, Undici racconti intrecciati (Giovane Holden 2018)
2018 - Le tessitrici dell'ultimo giorno - Premio speciale della giuria, Premio fantasy Viareggio 2018 

Racconti e miniature
2011, I magici frutti dell’albero libro ed altri racconti (inedito)
2012-2013, Storie di nomi e di parole (inedito)
2011-2013, Racconti vari (Atlantic, Anima e frigoriferi, Fermate Babbo Natale e altri, inedito)
2013, Piccole storie di altri pianeti (inedito)
2011 – 2014, 21 Mondi fantastici (Anicia 2014), collegati alle 21 Miniature per pianoforte


Fiabe in musica
2003, Sergej e la luna Regina (Anicia 2004)
2008, Oiche Shamhna, ovvero la vera storia di Hallowe’en (Anicia 2010)
2009, Gretel e Hans e il mondo dei robot (inedito e ineseguito)
2013, Il principe vagabondo (Omaggio a Charlie Chaplin) Torino 2013 e 2014 (MITO).
2014, Tempi difficili a Futuretown (da Dickens, inedito ed ineseguito)

Didattica e saggistica
Nel favoloso mondo della musica - Piccola biblioteca di scienze, Dedalo editore, Bari 2019.

Rivista Prometeo - Mondadori - Indice degli articoli di De Musica

INDICE COMPLETO DEGLI ARTICOLI - DICEMBRE 2015 - DICEMBRE 2018

1. Dicembre 2015 - I linguaggi della musica classica contemporanea - Reportage da un mondo invisibile Parte I
2. Marzo 2016 - I linguaggi della musica classica contemporanea - Reportage da un mondo invisibile Parte II
3. Giugno 2016 - I linguaggi della musica classica contemporanea - Reportage da un mondo invisibile Parte III
4. Settembre 2016 - Dialogo sui conservatori - Passato presente e futuro delle Istituzioni di Alta Formazione musicale in Italia e una conversazione con Paolo Troncon
5. Dicembre 2016 - Come si compone una sinfonia? Viaggio nei processi creativi: 'Intelligenze', emotività e immaginazione Parte I
6. Marzo 2017 - Come si compone una sinfonia? Viaggio nei processi creativi: 'Intelligenze', emotività e immaginazione Parte II
7. Giugno 2017 - A proposito di Mozart - 1791: l'ultimo anno tra verità e leggenda Parte I
8. Settembre 2017 - A proposito di Mozart - 1791: l'ultimo anno tra verità e leggenda Parte II
9. Dicembre 2017 - Claudio Monteverdi - Mantova e il madrigale nei 450 anni dalla nascita
10. Marzo 2018 - Claudio Monteverdi - L'Orfeo e la nascita dell'Opera lirica
11. Giugno 2018 - Franz Schubert (I parte) Il lungo cammino di un musicista romantico
12. Settembre 2018 - Franz Schubert (II parte) Il lungo cammino di un musicista romantico
13. Dicembre 2018 - Ludwig van Beethoven: estasi e tormento