sabato 4 dicembre 2021

Suicide by the sea - Crying/screaming Madrigal

Mettersi in gioco e fare quello che nelle arti figurativa fanno già da molti decenni: arte con se stessi, con pezzi vivi della nostra carne e del nostro sangue. Si pensi solo a Marina Abramović.

Questo è quello che ho cercato di fare con Suicide by the sea

Tirare fuori il dolore e mettermi in gioco.

Andare in studio ed aspettare il momento in cui sarei riuscito a farlo:

Ne sono uscito emotivamente e fisicamente provato, ma alla fine sono riuscito a far emergere il dolore vero, come un flusso di sangue bollente che sgorga dalla gola, un urlo di dolore che pescava nel profondo, tanto della mia vita quanto di tutta l'umanità, perché, come scrive Edgard Morin, l'artista è quanto di più vicino sia rimasto nella società di oggi alla figura dello Sciamano.

Per il resto, che importa se non sono un pianista e ho suonato io il pianoforte (tastiera elettrica e clavicembalo elettrico), se ho usato la mia voce e non sono un cantante, se ho suonato la chitarra elettrica e non sono più un chitarrista ormai, anzi, ciò costituisce l'essenza stessa di questo brano che avrebbe acquistato un significato completamente diverso se affidato a professionisti.


Timbro liquido

Un discorso a parte meriterebbe il timbro liquido. L'idea che uno strumento si trasformi gradualmente in un altro. Il pianoforte trascolora gradualmente nel clavicembalo, come se provasse empatia per il mio dolore e si trasformasse. Per poi tornare per un attimo se stesso e fondersi infine col clavicembalo.


https://www.youtube.com/watch?v=BvWzH0Ux5dU






lunedì 12 luglio 2021

Goodbye England - Gli Europei di calcio e la morte dei Beatles




Gli inglesi per secoli hanno fatta la guerra al mondo e bisogna ammettere, con grande successo.
A farne le spese per primi i loro popoli confinanti che sono forse quelli che li odiano di più al mondo: Irlandesi e Scozzesi.
Ma a partire dal 1960 hanno trovato un altro modo per compiere le loro conquiste e così, in pochissimo tempo, sono diventati davvero i padroni del mondo occidentale, perché ne hanno conquistato il cuore.
I soldati abili, gli arcieri infallibili, hanno imbracciato una chitarra e hanno cantato All you need is love e tutti noi siamo caduti ai loro piedi.
La Swinging London era il centro di una nuova Era, i Beatles i suoi profeti.
I vantaggi di questa conquista dolce credo siano stai immensi, a cominciare dal punto di vista economico.
Da tempo però le cose son cambiate. E gli inglesi sembrano tornati all’inizio del Ventesimo secolo.
La Brexit, Boris Johnson, non sono altro che i passaggi finali di un ritorno alle origini e di un ripudio totale di quella fase di “amore e fratellanza”.
Vedere tuttavia l’intero stadio di Wembley fischiare il nostro inno, e ancor più gli atleti della squadra inglese sfilarsi in segno di disprezzo la medaglia del secondo posto, sapere che i principi inglesi hanno disertato le premiazioni. Tutto questo segna un confine netto, uno spartiacque.
E’ finita un’epoca. L’Inghilterra si è allontana di anni luce dal continente e ha perso il nostro cuore.
Mi dispiace davvero per loro.
Goodbye England.
I Beatles sono morti.

lunedì 5 luglio 2021

 

8 agosto 2016 ·

To be ninety three…
Avere novantatré anni (e soffrire di ischemia cerebrale)

Svegliatevi la mattina
E la vostra mente è come la scatola dei giochi di un bambino
Contiene tanti pezzi diversi, ammucchiati alla rinfusa
Soldatini, figurine, pezzi della dama e degli scacchi, biglie colorate, mattoncini della Lego…
Non si capisce nulla
Ne tirate fuori uno
Cosè?
È l’immagine di vostro padre
Questo lo sapete bene!
Ma dove metterlo?
Tra i vivi o i morti?
E c’è anche vostro fratello…
E poi…questa figurina… ma siete voi!
Dove va messa?
Che anno è e dove siamo?
Dovete partire, dovete arrivare, dovete pagare qualcuno, finire un lavoro, tirare fuori una torta dal forno, scrivere una lettera, aspettare una telefonata…?
E chi è la persona che vi sta davanti?
“Sono io mamma, e questa è la tua casa…”
Lentamente il paesaggio si ricompone, l'immagine torna a fuoco, ed ogni pezzo va al suo posto…
Nomi, luoghi, anni…
Poi arriva un colpo di vento
E bisogna ricominciare da capo