giovedì 20 agosto 2020

Come nasce Dalla poeta e autore di testi - La collaborazione con Roversi

Dopo tre album straordinari, creati in collaborazione col poeta bolognese Roberto Roversi, Il giorno aveva cinque teste (1973), Anidride solforosa (1975), e Automobili (1976), nel 1977 Dalla esordisce per la prima volta anche come autore delle liriche, con Com’è profondo il mare.
A vent’anni avevo immaginato di intervistarlo e di domandargli di questo exploit, di come era diventato ‘poeta’ così, all’improvviso, raggiungendo da subito livelli così alti.
Solo recentemente ho trovato delle testimonianze – una lettera di Dalla stesso – che spiegano questo piccolo miracolo:
«Da lui ho imparato tutto, a scrivere da solo le mie parole, ma sopra ogni altra cosa l'emozione pura. Ogni volta che scrivo qualcosa vado da lui e mi basta il fuoco o la noia che leggo nei suoi occhi per capire se ho fatto bene o male».
Ma sono altrettanto interessanti le parole che Dalla scrisse poche ore aver completato l'incisione del loro primo disco, e che testimoniano di un’esperienza creativa unica e intensissima: «Mi hai insegnato tutto: ad avere rispetto e paura nello stesso tempo e amore per il mio lavoro amore perché non venderei questo disco neanche per la vita di mia madre (forse ho esagerato), perché lo proteggerò anche a costo della mia vita, perché mi sento di cantarlo e di suonarlo davanti ai re (se ce ne sono ancora) e davanti agli straccioni, ai sindaci, ai matti e ai santi. (...) Ogni nota ogni accordo ogni inflessione della voce la verificavo tra me e me ma soprattutto tenendo presente quello che tu avresti voluto, preferito o scelto e cantato. Il buffo è che avevo la sensazione che avresti cantato benissimo anche tu.(...) Non vedevo il momento che arrivasse la mattina per cominciare a lavorare e cantare a tradurti e a tradurre in suoni sentimenti grida e anche battiti ritmici di cuore le tue idee».








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