1.
Non scambiate per
follia lo strano atteggiamento degli abitanti del mondo di UD quando visitano il vostro pianeta.
Ricordate che è tra
i quaranta e i cento giorni il periodo minimo di quarantena previsto per coloro
che desiderano visitare il loro mondo.
Vertigini, forte
nausea, vomito, sbalzi di pressione e persino infarto, follia e morte,
rischiano coloro che non si sottopongono a questa profilassi, per altro
obbligatoria.
Il mondo di UD possiede infatti una gravità periferica o ‘oggettuale’, come
viene definita dagli scienziati, che si concentra cioè sulle cose, piuttosto che
irradiarsi dal centro del pianeta alla crosta esterna.
Tutte le superfici,
per fare un esempio, attirano con forza, e tengono ben saldi qualsiasi oggetto
o essere vivente che vi cammini sopra. Ne
consegue che non esiste né sopra né sotto. Né una parola per indicare il giù e
il su.
Basta vedere
l’attraversamento di uno dei tanti colossali doppi ponti ad arco per rendersene
conto. Col traffico di vetture e persone che corre in una direzione, rivolto
verso il cielo, mentre quelli che procedono nella direzione opposta, camminano
tranquillamente a testa in giù (diremmo noi), rivolti verso l’abisso, o verso un
fiume impetuoso.
Così nelle case vi
sono mobili poggiati su quello che noi chiameremmo il pavimento, ma ve ne sono
anche su quello che noi chiameremmo il soffitto, e persino ai lati.
Ma l’esperienza più
scioccante per un forestiero è l’entrare in un grande ufficio, dove le persone
corrono indifferentemente su tutte e quattro le pareti, senza che vi sia alcuna
differenza tra il sopra ed il sotto, tra un lato e l’altro.
Per tutte queste
ragioni altrettanto smarrito è l’abitante del mondo di UD
quando viene a trovarsi in uno degli altri pianeti
Oltre alla
difficoltà oggettive di abituarsi a camminare su di un solo piano, lo sforzo
principale per loro è un altro.
Non stupitevi infatti
se, quando ne incontrerete uno, dopo avervi salutato calorosamente, si metterà
a testa in giù per guardarvi all’incontrario, e poi su di un fianco, e ancora
su quell’altro, e così per tutte le cose che incontra.
“Com’è
incomprensibile il mondo guardato da un solo punto di vista!” dicono continuamente
gli abitanti del mondo di UD, osservandoci stupiti.
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