mercoledì 5 febbraio 2020

Cosa lega Ilaria Alpi a Mario Tchou?

Quasi tutti hanno sentito parlare di Ilaria Alpi. Vicino alla mia via ci sono perfino due strade intitolate a lei nel giro di meno di un chilometro (in due comuni diversi), una proprio davanti al mio portone di casa. Quasi nessuno sa invece chi è Mario Tchou, ingegnere informatico dell'Olivetti.
E cosa lega questa donna e quest'uomo, a parte il fatto di essere morti entrambi prima di compiere i quarant'anni?
Intanto Ilaria e la secondogenita di Mario Tchou, Donata, sono state molto amiche dai tempi del liceo.
Ed entrambe, Ilaria e Donata, erano mie compagne di classe al Lucrezio Caro, liceo classico di Roma a due passi da dove più di 25 anni dopo sarebbe sorto il Parco della Musica.
Ilaria fu anche la mia grande cotta del liceo. Un amore mai corrisposto, ma una vera amica per gli anni del ginnasio e i primi del liceo, con cui condividevo le idee politche e la visione del mondo.
Sapere pochi anni fa che la sua morte sarebbe attribuibile ai servizi segreti americani è stato terribile, anche se non una sorpresa vera e propria... Diversi articoli uscirono tra il 2015 e 2016 a questo proposito.
Ma l'altra sera ho scoperto qualcosa che mi ha sconcertato ancora di più.
Una scrittrice americana di 89 anni ha appena scritto un libro sull'Olivetti e la scomparsa di Adriano Olivetti (1960) e quella ben più misteriosa di Mario Tchou (1961).
Ancora meno persone sapranno che il primo computer da tavola fu creato dagli italiani: "In diciotto mesi l'Olivetti raggiunse e superò l'IBM e vendette oltre 40 mila esemplari, una decina anche alla NASA che li utilizzò per l'allunaggio dell'Apollo 11". La scomparsa dei due uomini bloccò la nascita di un colosso italiano dell'informatica. Ma oggi questa signora, Meryle Screst, sostiene che le due morti non furono accidentali e vanno attribuite ai servizi segreti americani.
Ilaria e Donata, due amiche la cui vita fu sconvolta dalla CIA. La prima ne ebbe la vita stroncata a 33 anni, la seconda perse il padre prima ancora di nascere. Ilaria e Donata, due mie care compagne di classe...

(le informazioni sul libro della Secrest sono tratte dall'articolo di Costanza Rizzacasa D'Orsogna, Nei computer dell'Olivetti si intrufolò un baco: la Cia, "Lettura" del "Corriere della sera" del 26 gennaio 2020).