lunedì 3 febbraio 2025

Recensione Luna Regina

 Pubblico molto volentieri questa recensione, inviatami da un allievo di Biennio.

La trovo veramente molto bella e scritta molto bene.

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30 e 31 gennaio 2025, Teatro Accademico di Castelfranco.

È messa in scena Sergej e la luna regina, opera-fiaba in 5 quadri, su libretto e musiche di

Gian-Luca Baldi, regia di Marco Bellussi e direzione di Massimo Donadello.


Lo spettatore viene immediatamente avvolto da un'atmosfera magica. Si avverte sin da

subito una musica essenziale e ricca di colore. L'intervallo di quinta, più volte ricorrente,

dipinge una melodia pura e genuina, magnetica, che si staglia per tutta la piccola

ouverture.

Fin dalle prime note e anche per tutta l'opera, la musica è piena di freschezza ed i colori

sono tenui, “soffici”, determinati da intrecci di melodie cantabili ma dal sapore originale, e

da “nuvole” di colore, addensamenti che creano climax.

La magia è sostenuta da un sapere cosmopolita: melodie omofoniche e/o omoritmiche si

trasformano in un contrappunto rigoglioso che germoglia lentamente e si lascia poi

piacevolmente evaporare; tinte impressioniste evocano raveliani guizzi pianistici o

debussyane evanescenze all'arpa; “licenze estetiche” come l'introduzione di due

canzonette rap, fuochi d'artificio che ben rappresentano la ribellione del non voler

crescere, o come gli anagrammi, che regalano mozartiana leggerezza al racconto.

Il discorso musicale e la trama sono fluidi: melodie e parlato si alternano come inflessioni

di una stessa formula di incantesimo, in cui la luna regina ci conduce verso l'assoluto

fiabesco del “tutto è possibile”, a patto che contenga un'estetica dell'etica, dove niente è

per caso.



Pietro Dinetto








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