lunedì 23 giugno 2025
venerdì 6 giugno 2025
giovedì 5 giugno 2025
martedì 3 giugno 2025
lunedì 2 giugno 2025
lunedì 26 maggio 2025
Storia di un bagno
sabato 24 maggio 2025
giovedì 15 maggio 2025
lunedì 21 aprile 2025
sabato 5 aprile 2025
Ron Vara, il guru dell'economia che sta dietro le tariffe di Trump
Prima di tutto bisogna dire che Ron Vara non esiste.
Ron Vara è l'anagramma del cognome di Peter Navarro ed è dietro il nome inventato di questo fantomatico grande economista, che Navarro si è nascosto per anni per giustificare la sua teoria dei dazi, teoria senza alcun fondamento economico e non più sostenuta da alcun economista americano.
Fu il figlio adottivo di Trump che, all'epoca del suo primo mandato, consigliò al padre il libro di Navarro, Death by China (2011).
Bisogna dire che Trump, convinto adepto dell'internazionale sovranista da tempo, già flirtava con l'idea dei dazi da decenni, ma quel libro lo fece innamorare delle "tariffs", la parola inglese da lui più amata insieme a God e Love.
Navarro è stato direttore dell'Ufficio delle politiche per il commercio e il manifatturiero degli Stati Uniti dal 2017 al 2021 ed è oggi Capo stratega della Casa Bianca e consigliere senior del Presidente degli Stati Uniti.
lunedì 10 marzo 2025
U.S.A 1940: la storia del senatore Lundeen e la richiesta di rimborso all'Europa per le spese militari della I Guerra Mondiale
Una storia che ha qualcosa di molto attuale.
Un senatore che sostiene con vemenza la pretesa delle isole dall'Europa come rimborso per le spese militari sostenute dagli Stati Uniti, proprio mentre l'ultimo stato libero dell'Europa, l'Inghilterra, è sotto attacco.
Salvo poi scoprire che era nel libro paga dei Nazisti...
https://www.minnpost.com/national/2023/01/how-a-u-s-senator-from-minnesota-became-a-key-player-in-a-nazi-plot/
How a U.S. Senator from Minnesota became a key player in a Nazi plot

giovedì 20 febbraio 2025
"Un limpido esempio di prosa sopraffina che scava nei meandri più reconditi dell’anima"
Avevo dimenticato le belle parole del giornalista Gabriele Ottaviani, che nel giugno del 2017 recensì il mio libro su Convenzionali
Quello di cui non vogliamo parlare, Gian-Luca Baldi, Giovane Holden. Nella longlist del premio Comisso. Il tempo ha durata diversa a seconda delle situazioni, anche se i minuti durano sempre sessanta secondi e un secondo è il tempo in cui la luce percorre più o meno trecentomila chilometri, anche se ogni sessanta minuti scatta un’ora e ogni ventiquattro ore scatta un giorno. Il tempo non è mai uguale a sé medesimo. Sornione, si fa beffe di noi che per colpa sua invecchiamo, lui che resta e rimarrà sempre e per sempre identico. E così il tempo di un funerale, dell’addio a un padre amato ma con il quale il rapporto non è riuscito mai a essere meno che estremamente conflittuale, in realtà diventa quello di una vita intera, fra andate e ritorni, salti avanti e indietro nella memoria di una coscienza che rompe gli argini e affronta tutte le domande rimaste senza risposta, tutti i dubbi, i tabù, le paure, i problemi, i silenzi, i rimorsi, i rimpianti, senza pietà né per sé né per gli altri, tutto ciò di cui, in definitiva, non si vuole parlare. Specie quando si ha un disperato bisogno di farlo. Un limpido esempio di prosa sopraffina che scava nei meandri più reconditi dell’anima.
lunedì 17 febbraio 2025
Primo video di Sergej e la Luna Regina: DI VIAGGIARE NON MI VA
Ecco il primo di una serie di 11 video he precederanno la pubblicazione integrale dell'opera
https://www.youtube.com/watch?v=mKxRNFYlJgU
lunedì 3 febbraio 2025
Recensione Luna Regina
Pubblico molto volentieri questa recensione, inviatami da un allievo di Biennio.
La trovo veramente molto bella e scritta molto bene.
*
30 e 31 gennaio 2025, Teatro Accademico di Castelfranco.
È messa in scena Sergej e la luna regina, opera-fiaba
in 5 quadri, su libretto e musiche di
Gian-Luca Baldi, regia di Marco Bellussi e direzione di Massimo Donadello.
Lo spettatore viene immediatamente avvolto da un'atmosfera
magica. Si avverte sin da
subito una musica essenziale e ricca di colore. L'intervallo
di quinta, più volte ricorrente,
dipinge una melodia pura e genuina, magnetica, che si
staglia per tutta la piccola
ouverture.
Fin dalle prime note e anche per tutta l'opera, la musica è
piena di freschezza ed i colori
sono tenui, “soffici”, determinati da intrecci di melodie
cantabili ma dal sapore originale, e
da “nuvole” di colore, addensamenti che creano climax.
La magia è sostenuta da un sapere cosmopolita: melodie
omofoniche e/o omoritmiche si
trasformano in un contrappunto rigoglioso che germoglia
lentamente e si lascia poi
piacevolmente evaporare; tinte impressioniste evocano
raveliani guizzi pianistici o
debussyane evanescenze all'arpa; “licenze estetiche” come
l'introduzione di due
canzonette rap, fuochi d'artificio che ben rappresentano la
ribellione del non voler
crescere, o come gli anagrammi, che regalano mozartiana
leggerezza al racconto.
Il discorso musicale e la trama sono fluidi: melodie e
parlato si alternano come inflessioni
di una stessa formula di incantesimo, in cui la luna regina
ci conduce verso l'assoluto
fiabesco del “tutto è possibile”, a patto che contenga
un'estetica dell'etica, dove niente è
per caso.
Pietro Dinetto
domenica 19 gennaio 2025
Che si disgreghi il mondo - Nuovo video su You Tube di Bludicaos
https://www.youtube.com/watch?v=8AwaRkrEtvo