lunedì 5 luglio 2021

 

8 agosto 2016 ·

To be ninety three…
Avere novantatré anni (e soffrire di ischemia cerebrale)

Svegliatevi la mattina
E la vostra mente è come la scatola dei giochi di un bambino
Contiene tanti pezzi diversi, ammucchiati alla rinfusa
Soldatini, figurine, pezzi della dama e degli scacchi, biglie colorate, mattoncini della Lego…
Non si capisce nulla
Ne tirate fuori uno
Cosè?
È l’immagine di vostro padre
Questo lo sapete bene!
Ma dove metterlo?
Tra i vivi o i morti?
E c’è anche vostro fratello…
E poi…questa figurina… ma siete voi!
Dove va messa?
Che anno è e dove siamo?
Dovete partire, dovete arrivare, dovete pagare qualcuno, finire un lavoro, tirare fuori una torta dal forno, scrivere una lettera, aspettare una telefonata…?
E chi è la persona che vi sta davanti?
“Sono io mamma, e questa è la tua casa…”
Lentamente il paesaggio si ricompone, l'immagine torna a fuoco, ed ogni pezzo va al suo posto…
Nomi, luoghi, anni…
Poi arriva un colpo di vento
E bisogna ricominciare da capo

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